Patrizia Bedori, candidata 5 Stelle come sindaca a Milano

52 anni, disoccupata, esperta in comunicazioni visive e grillina della prima ora, solida aria da rezdora, Patrizia Bedori sarà la candidata sindaca 5 stelle alle prossime amministrative milanesi (a Torino è stata scelta una trentenne al settimo mese di gravidanza esperta di controllo e gestione, Chiara Appendino). Per ora Bedori è l’unica donna in gara a Milano. Indicata da primarie per una volta non virtuali, anche se non partecipatissime, e definita, al solito, “pasionaria”, come ogni donna assertiva che ami la politica e non sia lì come segnaposto di uomini: sarà interessante vederla sfidare il sciur Sala.

Ora si potrà anche pensare che i 5 Stelle esagerino scaraventando nell’agone semi-perfetti sconosciuti (non si può dire che finora gli sia andata male, però). Ma certo un po’ d’aria ti pare di respirarla, guardando il sorriso allegro di questa cittadina di zona 3.

Più o meno nelle stesse ore a Roma e a Bologna si presentavano rispettivamente la nuova sinistra e la nuova destra, e lì aria ne girava un po’ meno. La sensazione che in quelle operazioni pesi un po’ troppo il protagonismo (quasi esclusivamente maschile) dei promotori, gente che in gran parte fa politica da molti anni, ex-ministri, ex-viceministri e pure ex-premier, con il proprio bel carico di responsabilità, di errori e anche di colpe, che di politica campa e ritiene di avere il diritto di camparci sine die. E non servono nemmeno percentuali clamorose per garantirsi quelle 4 o 5 seggiole e poltrone.

Non funziona così. Non funziona più così. Non sono più pensabili operazioni verticistiche e algebriche, con successivo lancio di bocconi di partecipazione, tavoli, tavolini, officine e scantinati. Se davvero si tratta di politica e amor mundi, i veterani dovrebbero avere la generosità di mettere a disposizione la propria esperienza come facilitatori di processi, senza pretendere la prima fila. Assistiamo invece a un libero gioco di narcisismi quasi sempre maschili e spesso saturnini per operazioni posticce e di corto respiro.

Vedere la faccia di questa signora, confesso, stamattina mi ha messo di buon umore.

p.s: credevo non fosse necessario precisarlo, e invece sì. Questa non è propaganda per i 5 Stelle, né un endorsement per la signora Patrizia Bedori. Pongo questioni di metodo. Anche se non nascondo il mio compiacimento per il fatto che almeno una si sia lanciata.