il neoministro dell'agricoltura saverio romano

Non so se il Presidente Napolitano abbia fatto la cosa giusta, non so se anziché nominare il nuovo ministro dell’Agricoltura Saverio Romano e poi esprimere “riserve sull’opportunità politico-istituzionale” non sarebbe stato meglio non nominare tout court, dicendo qualcosa tipo: prima si chiarisca la posizione di Romano, in attesa di archiviazione per concorso esterno in associazione mafiosa e indagato per corruzione -niente meno- prima si attenda l’archiviazione, poi si vedrà.

Non so se per chi fa il politico in Sicilia sia quasi normale essere coinvolto a qualunque titolo in qualche procedimento per mafia. So solo che io non sono indagata per mafia e corruzione, e voi nemmeno. Che c’è un sacco di gente in questo paese che non lo è, ed è anche capace e competente. Uomini e donne. Che c’è qualcosa di inquietante nel fatto di non ritenere inopportuna quella nomina, nello scegliere un indagato tra i tanti che probabilmente sarebbero stati adatti all’incarico. Perché lui, a ogni costo, contro ogni senso dell’opportunità? Che magari, anzi certamente, verrà prosciolto da ogni accusa, e tutti ce lo auguriamo.

Ma stamattina provo una fatica e una rabbia a vivere e a lavorare, e a dire a mio figlio che deve studiare ed essere onesto e perbene, provo una fatica che non vi dico.