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rosario crocetta

Politica Marzo 23, 2013

Rosario! Perché non ci abbiamo pensato?

Determinato. Coraggioso. Un bellissimo sorriso che dice tutto. Capace di cura. Formidabile amministratore. Poeta, polemista, intelligente, teatrale, una vaga somiglianza con il grande attore Carlo Cecchi. Paterno e materno. Visionario e concreto. Antico come la Sicilia, e modernissimo. Vagamente irredentista. E avrà pure un sacco di difetti, e sbaglierà pure un sacco di cose, ci mancherebbe altro.

Via le province, taglio degli enti inutili -ultimi, in ordine di tempo, quelli della formazione, che servono prevalentemente a foraggiare i partiti e gli amici degli amici, basta con la misoginia della politica e impegno per la doppia preferenza di genere, stop al Muos, il super radar americano: sarà anche per il pressing 5 stelle –il M5S gli fornisce un cospicuo appoggio esterno– ma il governatore Rosario Crocetta va come un treno, blindato da una scorta giorno e notte dopo essere scampato a un attentato mafioso.

Sarà anche il momento sbagliato per pensarci, mentre Bersani esplora la possibilità di mettere insieme un governo. La si potrebbe tenere come carta di riserva, sarebbe forse anche un colpo di teatro, un guizzo di fantasia, un azzardo, una follia. Ma l’idea di Crocetta premier alla guida di una maggioranza Pd-M5S è molto solleticante.

Anzi, io la metterei così: che fossero i 5 Stelle a farla circolare, e che il Pd la assumesse- E poi magari succede il miracolo.

Quando c’è la volontà politica, la strada si trova.

Che cosa ve ne pare?

ambiente, Politica Febbraio 8, 2013

Un Pd a 5 Stelle?

 

Il Movimento 5 stelle dice che non intende farsi intruppare in alleanze: giusto, anch’io al posto loro farei così. Venderei carissima la pelle dopo il trattamento che gli è stato riservato. Il vicesegretario del Pd Enrico Letta ha detto: piuttosto che votare Grillo, meglio il Pdl. Ok che lì ci ha lo zio, ma anche dal punto di vista del Pd mi pare smodato. Suppongo che nel frattempo sia stato costretto a cambiare idea, visti gli effetti dello Tsunami tour: ogni sondaggio dice la sua -si va dal 15 a oltre il 20 per cento-ma tutti concordano sul fatto che con ogni probabilità i 5 stelle saranno il terzo partito del Paese.

Da oggi sondaggi non ne vedremo più, ci arriveranno solo rumours dalle rilevazioni dei partiti. Sentiremo qualche altra #propostachoc, scrutereremo i fondi del caffè per capire dove andranno i tantissimi voti degli incerti: qui dall’Ohio posso dirvi che non ce ne sono mai stati tanti, e che probabilmente l’incertezza dei più si protrarrà fino al 24 mattina.

Ma sul fatto che il Pd sarà il primo partito, il Pdl il secondo e i 5 stelle il terzo ormai sembrano esserci pochi dubbi. E osservando il ricco e articolato programma di Beppe Grillo, a forte impronta green, le probabilità di convergenze programmatiche con il Pdl appaiono molto scarse. Qualche possibilità, e forse necessità di dialogo in più con il Pd.

Può essere molto utile guardare all’esperienza siciliana: per governare il piddino Crocetta ha bisogno dei 5 stelle. E i siciliani non sembrano scontenti della cosa, se è vero che proprio in Sicilia Grillo farà il suo en plein. Vista alla distanza, quella tra il Pd e i 5 Stelle in Sicilia è una relazione complicata ma feconda, interessante proprio per il fatto di costringere il Pd, sempre molto ambiguo sui temi ambientali (in certe regioni, come in Liguria, il Pd è il vero devastatore del territorio) a farci più strettamente i conti. Se si crede, io lo credo, che l’ambiente è il “core” politico, il tessuto connettivo di tutte le possibili buone riforme in tema di economia e di sviluppo, non si può che spingere a favore di questo dialogo.

Si tratta di mettere tutta la buona volontà politica per riuscire a smussare gli angoli. E da parte del Pd, di conferire ruoli di peso, in un eventuale futuro governo a guida Pd, a figure come quelle di Laura Puppato, Pippo Civati e Monica Frassoni (candidata Sel) che hanno già dimostrato competenza e impegno sui temi della green e blue economy, che godono della stima dei grillini, e su cui si potrebbe incardinare un dialogo programmatico.

Aggiornamento del 22.o2.13, ore 9.20:

come volevasi dimostrare… leggete qui