l’isola di Budelli, arcipelago della Maddalena, recentemente acquistata
da un magnate australiano

L’hashtag è #outletitalia. Un Paese in svendita, un sacco di buoni affari.

Per esempio l’isola di Budelli, quella con la fantasmagorica spiaggia rosa, arcipelago della Maddalena. Passata all’asta da un privato fallito a un altro privato, un signore neozelandese –fortunatamente, a quanto si dice, ambientalista- che se l’è aggiudicata per neanche 3 milioni di euro. Più o meno quanto un superattico in centro Milano o Roma. Prezzo al mq € 1.80, meno di un kg di mele. Se il nostro governo non eserciterà la prelazione, Budelli sarà sua.

Per esempio Palazzo Orlandi, casa di Giuseppe Verdi a Busseto, Parma. Piena, oltretutto, di cimeli di Arturo Toscanini. Vendita gestita da Héra, che ha ottimi clienti in Russia e in Cina.

Per esempio l’isola di San Clemente, Laguna veneta, già acquisita dal gruppo turco Permak per farci uno dei più lussuosi resort d’Europa. E via svendendo (oltre ai molti storici brand italiani, come si sa).

Uno dice: d’accordo, sarà triste, ma sempre meglio che vedere quei beni in rovina. Negli scantinati di molti musei sono accatastate ad ammuffire opere di valore inestimabile. Guarda Pompei. Guarda i Bronzi sdraiati da tre anni in una sala del Consiglio regionale di Reggio.

Ma in prospettiva quanto ci costerà lasciarci “depredare”? Qual è il prezzo in termini di scoramento e di sfiducia per questa resa? Quanto ci renderebbe, invece, tenerci orgogliosamente le nostre meraviglie e farne il cuore pulsante della ripresa?

Perché per noi la strada da percorrere è questa. Altre non ne ce n’è.

Qui un appello al Presidente del Parco della Maddalena perché eserciti il diritto di prelazione -che scade fra un paio di mesi- e ricompri l’isola di Budelli. Sottoscriviamolo!