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ambiente, economics, Politica Ottobre 25, 2013

“Nobel” per l’alimentazione alle multinazionali Ogm. Vandana Shiva: “Operazione di pr”

La Word Food Prize Foundation ha deciso quest’anno di insignire del “Nobel per l’alimentazione” Robert Fraley, biotecnologo della Monsanto Company, il gigante degli Ogm. Motivazione del premio, “aver contribuito a migliorare e accrescere la disponibilità di cibo nel mondo”.

81 membri della Fondazione si sono ribellati e dissociati, accusando la Word Food Prize Foundation di aver tradito le sue finalità sociali e sostenendo che questa decisione “dà forza a un modello di agricoltura che riduce i contadini in estrema povertà… L’impatto più drammatico si è avuto in India, dove tra il 1995 e il 2012 si sono suicidati 270 mila piccoli agricoltori, strozzati dai debiti per l’obbligo di acquistare semi e pesticidi dalle multinazionali dell’agricoltura”

Insieme a Fraley, è stata premiata Mary-Dell Chilton della società biotech Syngenta, produttrice di pesticidi che intossicano ambiente e colture.

Chiedo a Vandana Shiva di commentare questa incredibile decisione:

Sia Monsanto sia Syngenta” dice Vandana “sono veri giganti della chimica, che partono dalla chimica di guerra. Syngenta nasce dalla fusione di Ciba Geigy, Sandoz, Astra and Zeneca. Oggi è il principale produttore di chimica per l’agricoltura, e sta trasformando la produzione di sementi grazie all’ingegneria genetica e i brevetti. Syngenta è inoltre proprietaria dei brevetti del cosiddetto riso Golden Rice, 7000 volte meno capace di fornire vitamina A rispetto alle alternative “biodiverse”. Il Golden Rice è diventato il cavallo di Troia per favorire la penetrazione degli OGM, data anche la forte resistenza incontrata da altri tipi di piante geneticamente modificate, come quelle resistenti al Round Up e quelle che esprimono la tossina BT. Novartis, che nasce dalla fusione di Ciba Geigy e Sandoz, è una delle più grandi industrie farmaceutiche del mondo. Ha intentato causa all’India per poter brevettare un farmaco generico anticancro già esistente. Il tribunale e l’ufficio brevetti hanno chiarito: un farmaco già esistente non può essere rivendicato come un’invenzione brevettabile… Insomma: queste multinazionali prima provocano il cancro con i pesticidi, poi pretendono di curarlo brevettando e vendendo farmaci antitumorali!”

Perché allora la Word Food Prize Foundation ha preso questa contestatissima decisione?

E’ un segno di disperazione. Un tentativo di riscattare l’immagine di Monsanto e Syngenta. Si tratta semplicemente di un’operazione di pubbliche relazioni”.

Secondo alcune voci Monsanto avrebbe promesso una donazione di 5 milioni di dollari alla Food Prize Foundation…

“Non ne dubito affatto. Questa vicenda è assolutamente paradigmatica, illustra bene il potere economico e politico delle multinazionali, in tutto il mondo e in ogni settore produttivo”.

L’Italia è il Paese della biodiversità: l’esatto contrario delle monocolture Ogm.

“Proprio per questo il vostro Paese deve assumere un ruolo centrale in questa lotta contro le multinazionali degli Ogm: per la sua incredibile biodiversità, per la sua ricchissima cultura del cibo. E anche per indicare una via d’uscita dalla crisi”.

Come si dovrebbe reagire alla decisione del Word Food Prize Foundation?

“Lo spiego qui, e qui. L’imperatore Ogm è nudo! Onore agli eroi che nutrono davvero il pianeta!”.

 

 

 

Donne e Uomini, economics, Politica Novembre 18, 2011

Corrado "Prometeo" Clini, ministro contro l'Ambiente

Se io fossi ministra per l’Ambiente nominata da un giorno, che cosa farei?

Be’, primo, aspetterei un attimo a fare dichiarazioni. Secondo, mi concentrerei su tre questioni: inquinamento dell’aria ed emissioni, energie rinnovabili -Rifkin l’altra sera a Milano ha detto che tra sole e vento, potremmo diventare il paradiso delle energie rinnovabili e “autoprodotte”, una Biosphere Valley-, consumo di territorio.

Invece il neoministro Corrado “Prometeo” Clini ha ritenuto di esprimere la sua non contrarietà al nucleare -correggendo poi in corsa: il referendum ha chiuso definitivamente la questione, e non si tocca-, agli Ogm, perfino alla caccia, nonché il suo entusiasmo per la Tav. E ha detto che il Ponte sullo Stretto, benché non prioritario, non sarebbe poi una cattiva idea.

Suggerisco anche l’allargamento del bacino dei fiumi, così non esondano più, e la spianata dell’Appennino ligure, che ha questo brutto vizio di smottare.

Che gli ambientalisti siano furibondi, Greenpeace e tutti gli altri, mi pare il minimo. Il ministro per l’Ambiente parla come se fosse il Ministro per le Infrastrutture: non è che ha capito male la mission del suo ministero? Le cui parole d’ordine dovrebbero essere salvaguardare, rispettare , valorizzare, e non costruire, manipolare e modificare.

Un brutto esordio, davvero, che rivela un eccesso narcisistico e prometeico. Poi uno può correggere quello che vuole, ma se l’uomo è questo, c’è ben poco da sperare. Quasi quasi rimpiango la moscia e ininfluente Prestigiacomo.