l'onorevole nino d'asero

Già vi ho detto e ridetto dei maschi 13 parlamentari regionali siciliani che hanno chiesto lo scrutinio segreto nel voto sulla doppia preferenza di genere. 13 dei 38 uomini che poi hanno votato contro l’emendamento-, anche i nomi ve li ho già fatti-.

Ne ho intervistato uno, Nino (Antonino) D’Asero del Pdl. Ecco quello che mi ha detto.

Onorevole D’Asero, perché ha richiesto il voto segreto?

“In aula si percepiva che non si sarebbe votato liberamente, c’era un clima che non favoriva la libertà di coscienza”.

Libertà di coscienza?

“Io rispetto il genere femminile, sono favorevole a creare le condizioni perché le donne accedano alla politica. E infatti abbiamo già una norma che obbliga a un 25 per cento di donne nelle liste. Fra un po’ ci toccherà riservare quote agli uomini…”.

In genere queste azioni positive non parlano di donne e uomini. Prescrivono qualcosa tipo: non si potrà attribuire più del 75 per cento del posti in lista a un solo sesso…

“Ma sì sì. Scherzavo… C’è anche una norma che riserva un quarto dei posti nella giunta. Questo è un percorso serio, che non insegue le mode del momento”.

Be’,  25 su 100 non è poi una percentuale così alta…

“Ma con la doppia preferenza di genere si rischiava l’incostituzionalità! Un conto è una cosa così, un altro sono i passaggi che le dicevo. Il problema della rappresentanza non si risolve con queste forzature”.

Lei pensa che sia una questione seria, quella di una politica senza le donne?

“Certo che lo è. Siamo fortemente determinati a sostenere le donne”.

Ma perché chiedere il voto segreto? Non poteva serenamente portare al dibattito gli argomenti che sta esponendo qui?

“Questa serenità non c’era! Abbiamo visto varie strumentalizzazioni. C’è stata una raccolta di firme a favore, e tanti hanno firmato per la doppia preferenza di genere, e poi sono venuti a dirmi: ma io non volevo firmare…”.

Accidenti! Uomini coraggiosi!

“Lei provoca. Ci sono uomini coraggiosi e donne coraggiose. E altri che non lo sono… E poi chi l’ha detto che con la doppia preferenza di genere verrebbero elette donne autorevoli?”.

Questa cosa dell’autorevolezza vale solo per le donne, a quanto pare.

“Ha ragione. E invece sia le donne sia gli uomini devono passare unicamente per il loro merito effettivo”.

Che cosa mi dice di Nicole Minetti?

“Penso che… E’ passata…”.

Prego?

“Be’ non è certamente un buon modello. Ma non si tratta del primo né dell’ultimo caso. Un sacco di candidature vengono scelte con la nomination… Ma scusi, con tutte le cose che ci sarebbero da dire sulla politica siciliana, proprio di questa dobbiamo parlare?”.

A me al momento interessava questa. Un’altra volta parleremo del resto. Grazie onorevole, e buon lavoro.