Quindi i 5 Stelle convergono sul nome di Milena Gabanelli: è lei la loro candidata alla Presidenza della Repubblica.

Conosco Milena, la stimo molto, come la stimiamo tutti, apprezzo tantissimo che la scelta sia caduta su di lei: mi pare un ottimo auspicio. E’ un tempo strano, buono anche per i miracoli -chi avrebbe detto che Laura Boldrini, altra mia candidata ideale, sarebbe diventata Presidente della Camera?-, può capitare davvero di tutto. Ma mi pare difficile che sul nome di Milena sia possibile trovare un accordo.

Più semplice invece per quella che, a mio parere, sarebbe un’altra splendida candidatura femminile (se posso dire alle amiche che hanno diffuso questo video, Voglio una donna al Quirinale, io anziché  una donna preferisco dire quella donna, nome e cognome): penso a Livia Pomodoro, attualmente Presidente del Tribunale di Milano. Conosco anche lei: donna di grandissima competenza e di non inferiori esperienza e umanità.

Livia è entrata in magistratura nel 1970, è stata sostituto procuratore generale presso la Corte D’appello di Milano e magistrato in Cassazione. E’ stata quindi vicecapo di gabinetto di Virginio Rognoni e capo di gabinetto del ministro di Grazia e Giustizia Claudio Martelli. Fino al 2007 ha presieduto il Tribunale dei minori a Milano.

Autrice di molti saggi su problematiche familiari e sociali, Livia Pomodoro è esperta di diritto familiare e dei minori, docente presso l’Università Cattolica di Milano, membro della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e molto altro: qui la biografia completa.

Cugina di Arnaldo e Giò Pomodoro, è molto attenta ai temi culturali e gestisce con commovente dedizione il teatro No’hma, impegno ereditato dalla scomparsa sorella Teresa, attrice, regista e drammaturga. Un magnifico spazio nel quartiere milanese di Lambrate, ricavato da un edificio dismesso dell’Acqua Potabile. Di questo impegno dice che è “grande parte della sua vita”, e forse le spiacerebbe molto lasciarlo.

Per la prima volta, oltre che a una donna, e dalla personalità ricca e complessa, il Quirinale andrebbe a una milanese (nata “giù”, come grande parte dei veri milanesi: in Puglia, a Molfetta).

Insomma, sarebbe una magnifica Presidenta.