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Non ho mai dimenticato lo splendore della nudità di Laura Antonelli nel film L’innocente di Luchino Visconti. Il corpo pieno e latteo, la perfezione dei lineamenti. E quello sguardo arreso, epicentro della sua sensualità -le donne fingono di non sapere che nulla è più seducente della loro arrendevolezza-. Il mio ricordo della sua bellezza è questo, più che le cochonate che l’hanno resa celebre.

Nel suo attuale stato di abbandono, Laura Antonelli mi pare ancora così bella… Forse perché sono una donna, e non sto tanto a guardare le misure del punto vita. C’è una bellezza che prescinde dalle dotazioni dell’età riproduttiva. Mi dispiace che sia in così gravi difficoltà economiche, ma mi pare di sentire la sua voce sottile che dice “la vita terrena non mi interessa più“, e la trovo infinitamente seducente.

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