L'Antipatico di Piero Fornasetti

L'Antipatico di Piero Fornasetti

Noi giornalisti, si sa, stiamo antipatici. Una lettrice qui mi ha invitato ieri a frequentare di meno il mondo dello spettacolo, e più la “gente normale”. Le ho risposto che non frequento il mondo dello spettacolo, faccio parte a pieno titolo della gente normale, faccio la spesa e le pulizie e la sera sono quasi sempre a casa. Non so se mi abbia creduto. Però mi rendo conto. Nelle classifiche delle varie caste ci piazziamo sempre piuttosto bene. E a qualcuno può anche dare una certa soddisfazione vedere la nostra categoria nel mirino.

Ma nel mirino del ddl sulle intercettazioni, il cui testo passerà tra breve all’esame della Camera -per fare prima, immagino, stavolta lavoreranno pure di lunedì e di venerdì- non ci sono solo i giornalisti e gli editori, ma il diritto di sapere, fondamento di tutte le libertà. La violazione della libertà di informare, ovunque si verifichi, è l’apripista di ben altre violazioni.

Ok, vi siamo antipatici. E spesso a noi stanno antipatici i nostri editori. Ma la circostanza è delicata, e richiede unità. Continuate a seguire con attenzione l’iter del ddl, sentendovi fino in fondo parte in causa, e anche mobilitandovi se necessario. Per continuare a sapere, a capire, e a poter scegliere.