Gianluca Buonanno, di spalle, in elegante T shirt biancoverde

Alla Lega almeno un merito va riconosciuto: quello di amplificare tutti i borborigmi della pancia di un Paese provinciale e culturalmente arretrato, che nessuna posticcia political correctness riuscirà mai a far avanzare.

Dal celodurismo fondativo, ai neri -anzi, negri- bingo-bongo mangiatori di banane: ma non è razzismo, no! È dire pane al pane, è il rutto rivelatore e liberatore del Santo Stomaco del Popolo. Che della sonorità promettente di quel rutto si deve accontentare, perché altro dalla Lega in tanti anni non ha avuto: né il federalismo, né una maggiore giustizia fiscale, né l’onestà cristallina contro Roma Ladrona.

Il fatto è che questi ruttatori professionisti tengono in pugno quasi tutto il nostro Grande Nord, pur con bassissime percentuali elettorali, particolare che tendiamo a rimuovere, e ogni tanto un boccone rivitalizzante alla Bestia Padana in estinzione va pure lanciato.

Ieri ci ha pensato Gianluca Buonanno, deputato leghista, che per la seconda volta –l’aveva già fatto il 3 luglio scorso ed era stato espulso dall’aula- ha definito Sel l’acronimo di “Sodomia, ecologia e libertà”, e ha parlato di “lobby dei Sodomiti”. Una vera ossessione, quella di Buonanno. Al quale evidentemente questa faccenda della sodomia batte in testa. O dove il dente duole, direbbe Sigmund Freud, pag. 3.

Vediamo nei prossimi giorni a chi toccherà il meteorismo propagandistico.