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corrado clini

ambiente, Politica Novembre 24, 2011

Italia, Macchina del Fango

L’Italia sta smottando tutta insieme. E’ l’effetto congiunto del nuovo regime pluviale, e del fatto che i nodi degli interventi -o non interventi- sul territorio (in particolare l’abbandono dell’agricoltura, ovvero la fine della cura della terra) stanno arrivando al pettine simultaneamente. E’ un effetto impressionante, apocalittico, biblico. Metafora fin troppo facile di tutti gli altri smottamenti spirituali e materiali che stiamo vivendo.

Il nostro Paese è diventato la Macchina del Fango.

Il neoministro dell’Ambiente Corrado Clini dev’essere un tipo impaziente. Probabilmente si deve al fatto che è stato per decenni nel backstage, e ora ha finalmente l’occasione di dire quello che pensa. Dopo le sue esternazioni a 360 gradi appena 24 ore dopo la nomina, ora dice che per le zone a grave dissesto idrogeologico non c’è altra soluzione che “svuotarle” e trasferire altrove abitazioni e imprese. Rimedio forse anche più apocalittico del problema. Il fatto è che, tanto per dire, l’84 per cento dei comuni del messinese è a rischio, e il 100 per cento di quelli della Calabria. Su 6633 comuni italiani, fuori pericolo è solo il 18 per cento.

Mi domando -e vi domando- se la strada sia questa. Mi domando se il ministro Clini sia in possesso di questi dati.

Donne e Uomini, economics, Politica Novembre 18, 2011

Corrado "Prometeo" Clini, ministro contro l'Ambiente

Se io fossi ministra per l’Ambiente nominata da un giorno, che cosa farei?

Be’, primo, aspetterei un attimo a fare dichiarazioni. Secondo, mi concentrerei su tre questioni: inquinamento dell’aria ed emissioni, energie rinnovabili -Rifkin l’altra sera a Milano ha detto che tra sole e vento, potremmo diventare il paradiso delle energie rinnovabili e “autoprodotte”, una Biosphere Valley-, consumo di territorio.

Invece il neoministro Corrado “Prometeo” Clini ha ritenuto di esprimere la sua non contrarietà al nucleare -correggendo poi in corsa: il referendum ha chiuso definitivamente la questione, e non si tocca-, agli Ogm, perfino alla caccia, nonché il suo entusiasmo per la Tav. E ha detto che il Ponte sullo Stretto, benché non prioritario, non sarebbe poi una cattiva idea.

Suggerisco anche l’allargamento del bacino dei fiumi, così non esondano più, e la spianata dell’Appennino ligure, che ha questo brutto vizio di smottare.

Che gli ambientalisti siano furibondi, Greenpeace e tutti gli altri, mi pare il minimo. Il ministro per l’Ambiente parla come se fosse il Ministro per le Infrastrutture: non è che ha capito male la mission del suo ministero? Le cui parole d’ordine dovrebbero essere salvaguardare, rispettare , valorizzare, e non costruire, manipolare e modificare.

Un brutto esordio, davvero, che rivela un eccesso narcisistico e prometeico. Poi uno può correggere quello che vuole, ma se l’uomo è questo, c’è ben poco da sperare. Quasi quasi rimpiango la moscia e ininfluente Prestigiacomo.