Mentre Giuliano Pisapia e tutti quanti i suoi alleati di centrosinistra, e immagino anche Manfredi Palmeri e il Terzo Polo si arrabattano con le cene di fund-raising e altre invenzioni per sostenere economicamente la campagna elettorale, la sindaca uscente Letizia Moratti non ha certo di questi problemi.

Cinque anni fa, per la sua prima campagna, dichiarò un impegno economico di oltre 6 milioni di euro, una cifra davvero enorme. Ma secondo le voci che corrono a Palazzo Marino, quasi nulla a confronto dell’impegno che sarebbe profuso in questa tornata elettorale, nonostante la crisi e le nuove povertà.

Già due mesi fa il coordinatore regionale di Futuro e Libertà Giuseppe Valditara aveva parlato di un investimento tra i 40 e i 50 milioni di euro per essere riconfermata alla guida di Milano.

Al momento Valditara non è stato smentito. Le dichiarazioni di Valditara sono state riprese dal tg di Primarete Lombardia -anche qui, nessuna smentita- e saranno oggetto di uno speciale che potrete vedere oggi alle 20.30 su Telecolor, canale 18 del digitale terrestre, e martedì prossimo alla stessa ora su Primarete, canale 89.  Commenteranno tra gli altri la consigliera comunale di Fli Barbara Ciabò, Francesco Rizzati, capogruppo comunale Pdci, e Carlo Montalbetti del coordinamento Comitati civici e Consumatori.

Tre domande:

1. esiste un tetto massimo di spesa per la campagna elettorale del sindaco? e come può essere verificata questa spesa?

2. si potrebbe ancora parlare di una competizione ad armi pari, se il budget fosse effettivamente quello indicato da Valditara?

3. come mai un posto di sindaco vale un investimento così imponente? e quanto rende, come investimento?