Due immagini, ieri.

Discorso di Silvio Berlusconi alla Camera:”… Oggi non è in gioco la persona del presidente del Consiglio...”. Fischi, boati. Berlusconi sorride. Poi francamente ride. Si “pinza” le labbra, come a dire: non fatemi parlare.

La seconda: quel bacio a Casini. L’ho percepito come un segno di sprezzo nei riguardi delle istituzioni e delle sue regole. Come a dire: e dai, non fare così, vedrai che ci sistemiamo Al momento Casini dice no. Al momento.

Due pensieri, stamattina:

i soldi possono davvero tutto, ma tutto-tutto. Hanno il potere diabolico di fermare ciò che deve andare avanti, di far sembrare vero ciò che è falso, di distrarci dalle cose che contano, di farci marcire. Non per sempre, ma molto a lungo. Anche qui a Milano, i soldi potranno moltissimo. Non dimentichiamolo.

Secondo pensiero: oggi mi sento molto più insicura di ieri. Berlusconi è oggettivamente più debole, sotto la spada di Damocle del voto della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento, e questo aumenta il pericolo. Lo scenario è confuso e inquietante, la cornice di Roma a ferro e fuoco rende bene. Molti si compiacciono parlando di “fase caimano“. Non penso a questo. Penso ai due scenarielezioni anticipate, in un clima infernale, con un’opposizione debolissima, berlusconizzata e senza idee. Il paese spaccato, la crisi economica; o maggioranza “esteticamente” allargata, l’ingovernabilità sostanziale, altri due anni di paralisi, il paese allo sbando, unica crescita: il debito pubblico. possibili:

Penso questo, e prego lo Spirito Santo di venire a ispirarci. Che ci dia la saggezza necessaria. Stavolta ci lasceremmo la pelle.