Olindo e Rosa -li abbiamo chiamati così da subito, come due mostri domestici, come orchi di una fiaba di Perrault- sono stati trasferiti dal carcere di Como in due carceri diverse: lei a Vercelli, lui a Piacenza. Hanno avuto giusto il tempo di mettere le loro cose nelle sacche per poi essere tradotti, senza alcun preavviso. Non ci sono ragioni disciplinari o di sicurezza per questo doppio trasferimento, ha spiegato Luigi Pagano, direttore delle carceri della Lombardia.

Olindo e Rosa avevano chiesto una “cella matrimoniale”, perché la sola cosa che conta per loro è stare sempre insieme. Gli basta questo per essere felici. Sono stati divisi, invece, contro il parere degli psicologi, che temono un doppio suicidio.

La notizia della separazione di Olindo e Rosa, autori della strage di Erba, non è affatto una buona notizia. La vendetta non è mai una buona soluzione.