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Donne e Uomini, economics, Politica Novembre 18, 2011

Corrado "Prometeo" Clini, ministro contro l'Ambiente

Se io fossi ministra per l’Ambiente nominata da un giorno, che cosa farei?

Be’, primo, aspetterei un attimo a fare dichiarazioni. Secondo, mi concentrerei su tre questioni: inquinamento dell’aria ed emissioni, energie rinnovabili -Rifkin l’altra sera a Milano ha detto che tra sole e vento, potremmo diventare il paradiso delle energie rinnovabili e “autoprodotte”, una Biosphere Valley-, consumo di territorio.

Invece il neoministro Corrado “Prometeo” Clini ha ritenuto di esprimere la sua non contrarietà al nucleare -correggendo poi in corsa: il referendum ha chiuso definitivamente la questione, e non si tocca-, agli Ogm, perfino alla caccia, nonché il suo entusiasmo per la Tav. E ha detto che il Ponte sullo Stretto, benché non prioritario, non sarebbe poi una cattiva idea.

Suggerisco anche l’allargamento del bacino dei fiumi, così non esondano più, e la spianata dell’Appennino ligure, che ha questo brutto vizio di smottare.

Che gli ambientalisti siano furibondi, Greenpeace e tutti gli altri, mi pare il minimo. Il ministro per l’Ambiente parla come se fosse il Ministro per le Infrastrutture: non è che ha capito male la mission del suo ministero? Le cui parole d’ordine dovrebbero essere salvaguardare, rispettare , valorizzare, e non costruire, manipolare e modificare.

Un brutto esordio, davvero, che rivela un eccesso narcisistico e prometeico. Poi uno può correggere quello che vuole, ma se l’uomo è questo, c’è ben poco da sperare. Quasi quasi rimpiango la moscia e ininfluente Prestigiacomo.

Politica Giugno 11, 2011

BENEDETTI REFERENDUM

Questa immagine dice tutto: francescanamente, anche la Chiesa si mobilita per l’acqua bene comune (senza contare le parole di papa Benedetto XVI, in questo tedeschissimo, sulle energie non nocive).

E’ un momento di grande trasformazione per il nostro paese. Stiamo disegnando l’Italia che verrà, per noi e per i nostri figli. E il referendum è uno strumento di grande efficacia. A Milano poi ne abbiamo nove, per delineare alcune importantissime linee direttive che impegneranno la neonata giunta.

Quindi, animo! Andiamo a votare, e facciamo votare (ci va anche il nostro caro Presidente, e poi per un po’, almeno fino a quest’autunno, basta urne). Il quorum è vicinissimo, spingiamo insieme. E ricordate che l’Italia nasce da un referendum.

p.s. Per me, nove bei sì.