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massimo lolli

Donne e Uomini, OSPITI Marzo 16, 2009

IL PIU' GRANDE FEMMINISTA

Terminato Il lunedì arriva sempre di domenica pomeriggio di Massimo Lolli, che qui vi avevo segnalato Confermo: eccellente lettura. Vi riporto qui un paio di brani.

“Io sono il più grande femminista nella storia dell’umanità. Sono per l’ascesa al potere delle donne. Nel mio infinitamente piccolo io sono solo contro tutti. Sono niente e combatto i titani. Sono solo contro i politici, le istituzioni nazionali, gli organismi internazionali, gli intellettuali organici che per garantire pari opportunità fra uomini e donne vogliono abolire le differenze tra i sessi. Io sono contro questa aberrazione. Io voglio pari opportunità fra uomini e donne e mantenere le differenze fra i sessi. Io voglio che le donne ascendano al potere, e rimangano differenti dagli uomini”.

“… Ogni donna vuole accanto a sé un uomo speciale. Gli uomini cercano donne qualsiasi, ecco perché cercano qualsiasi donna; Gli uomini sono profondamente democratici, per un uomo le donne sono tutte uguali. Le donne no, le donne non sono democratiche, le donne cercano uomini speciali”.

Io sono sempre molto grata agli uomini quando parlano delle donne senza infingimenti, senza preoccuparsi di blandirle, esponendosi nella loro nuda verità.


TEMPI MODERNI Marzo 12, 2009

ANCHE I MANAGER PIANGONO

Solo per segnalarvi un libro che sto leggendo, mi sta piacendo molto, e amaramente divertendo: di Massimo Lolli, Il lunedì arriva sempre di domenica pomeriggio, Mondadori. Manager cinquantenne disoccupato -storia di strettissima attualità, avete visto le code degli ex-manager agli uffici collocamento negli States-, gran figo del Nordest, siamo nella zona di Vicenza, che si ritrova improvvisamente sfigato, e si arrabatta tra colloqui di lavoro e storie di sesso, cercando un modo per ricominciare. Non ho idea di come vada a finire, sono a pag.101, e comunque non ve lo direi. Ma la sera vado a letto volentieri, con questo romanzo sul comodino. Un consiglio di tutto cuore…

P.S.: Una notizia drammaticamente in tema, dalla cronaca del Corriere di oggi.

«Licenziati» da un video sul Web. Centocinquanta dipendenti della Metis spa sono diventati «esuberi» dopo aver ascoltato dal computer dell’ufficio un messaggio dell’amministratore delegato pubblicato sulla rete Intranet. L’annuncio, in sintesi, diceva: la crisi è dura, siamo costretti a ridimensionare le forze… Tradotto: il capo vi taglierà con un clic. «Sarà lasciato a casa quasi un quarto dei dipendenti, 150 persone su 550, e sono già in ferie forzate i primi 35-40 dipendenti» denunciano i lavoratori della Metis. Uno choc. Reso ancora più duro dallo strumento scelto dai vertici della spa per comunicare i tagli: non una lettera, non un colloquio, ma un filmino stile YouTube.