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liquidazioni

ambiente, economics Settembre 25, 2015

60 milioni all’ex-ad Volkswagen: la redditività del Male

E così l’ad di Volkswagen Martin Winterkorn se ne va con una sessantina di milioni più frattaglie.

L’azienda sostiene che Winterkorn non sapeva dell’imbroglio e anzi lo ringrazia «per il suo elevato contributo» al gruppo, i cui ricavi sono quasi raddoppiati durante la sua guida. Lui però si è eroicamente assunto «la responsabilità delle irregolarità emerse riguardanti i motori diesel».

Capita spesso che gli ad vengano salutati con superliquidazioni anche quando hanno fatto danni, e magari un sacco di gente ci ha rimesso il posto di lavoro. Spesso si tratta di un premio per aver fatto diligentemente il lavoro sporco, o di un compenso per tener loro la bocca cucita su qualche, diciamo, irregolarità.

Dal punto di vista pedagogico, il messaggio è devastante. Anzi, demoniaco.

Il Male –nel caso Volkswagen la salute del pianeta e di chi lo abita- viene premiato con abbondante stercus diaboli. E chi prova invece a fare Bene sempre a lottare con il centesimo.

Può essere che questa sia la strada per guadagnarsi il Regno dei Cieli, e che gli ex ad stramilionari se la vedranno con le fiamme dell’inferno. La remuneratività del Male potrebbe avere una sua paradossale forza simbolica.

Ma qui sulla nostra povera Terra è dura da mandare giù.

Archivio Ottobre 28, 2008

SUPERMANAGER

A proposito di “fat cats”, i famosi supermanager, e non solo americani, che vengono salutati con liquidazioni milionarie pur lasciandosi terra bruciata alle spalle – e anzi, a quanto pare, molto meglio se ce la lasciano-: una significativa notazione di Warren Buffett, uno che se ne intende, essendo l’uomo più ricco del mondo:

Dimenticate l’antica massima che nulla rende vincenti come il successo: oggi la regola prevalente per i top manager è che niente rende come un fallimento”.

Ergo: non è sempre che non ne siano capaci, come potrebbe apparire. Può essere che non abbiano la minima intenzione di far andare bene le cose.

Se avete voglia e cuore di saperne di più: Gianni Dragoni e Giorgio Meletti, “La paga dei padroni”. (Chiarelettere)