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fango

AMARE GLI ALTRI, ANIMALI Marzo 1, 2012

Vero amore

E’ stato per l’amore della sua amica Nicole Graham che Astro, baio di 18 anni rimasto intrappolato nel fango mentre passeggiava con lei in groppa su una spiaggia australiana, ha atteso con fiducia di essere liberato, senza sgroppare, con il rischio di rompersi le zampe. Nicole lo ha abbracciato e carezzato per tutto il tempo.

So che cos’è. Ricordo l’ultimo abbraccio d’amore tra me e il mio labrador Tom. Andava dal veterinario, quella mattina del 20 gennaio di due anni fa. C’era sempre andato con allegria, amava tutti, anche il veterinario, con la sua grossa coda festante da lontra abbatteva armadietti e tavolini pieni di medicine, e tutto lo studio si buttava a terra a giocare con lui. Era una creatura irresistibile.

Ma quel giorno forse sarebbe stato diverso. L’ho lavato tutto, allora, la pancia, la testa, le zampe, i polpastrelli, con una spugna e quel suo bagno schiuma canforato. L’ho carezzato accuratamente con l’asciugamano, volevo che fosse in ordine, con il suo bel pelo morbido. Non è più tornato a casa.

Guardate il filmato qui sotto. Ho sentito tutta l’angoscia di quella ragazza che stringe il collo possente del suo baio, cresciuto insieme a lei.

Non so cos’è questo amore misterioso e violento, senza infingimenti, senza tattiche e strategie, senza mediazioni, senza interessi, che ci unisce alle creature di specie diverse. Il paradosso è che in questo amore troviamo il meglio della nostra umanità.

E’ per questo che va scrutato attentamente.

http://video.corriere.it/australia-cavallo-intrappolato-sabbie-mobili/d533d8ba-62c8-11e1-8fe6-00ac974a54fa 

Politica Febbraio 20, 2011

AFFITTOPOLI: FANGO E SABBIA

Dunque, vediamo di fare un po’ di ordine.

Come molti enti pubblici, il Pio Albergo Trivulzio dispone di un patrimonio immobiliare da affittare. Noi milanesi abbiamo sempre saputo che gli affitti della “Baggina” sono destinati ai bisognosi. I criteri dell’assegnazione dovrebbero essere chiari e trasparenti: bando, asta eccetera. Se uno abita in una casa della Baggina avendone i requisiti, tutto a posto, e anzi, ne siamo lieti. Ci mancherebbe che quelle case rimanessero sfitte, con la fame di alloggi che c’è!

Ma dagli elenchi di affittuari che abbiamo visto, vi è invece motivo di ritenere che una parte dei locatari questi requisiti non li avesse affatto. Chiarire se questo corrisponde al vero, e come sono state assegnate queste case a canoni di favore è il minimo di trasparenza che si possa richiedere. Ed è giusto che chi ha sbagliato paghi, a cominciare dai vertici del Pat. Ma c’è anche un prezzo politico.

Chi ha a lungo rimandato questa operazione-trasparenza, ovvero la maggioranza di centrodestra, ne risponderà ai suoi elettori. Ma dovrà rispondere ai suoi elettori anche il candidato sindaco di centrosinistra Giuliano Pisapia, indirettamente implicato nella vicenda -la sua compagna Cinzia Sasso, come ormai saprete, è titolare di uno di questi affitti privilegiati- se non si affretterà a chiarire fino in fondo le cose. La sua posizione è politicamente delicata proprio in quanto candidato sindaco.

Com’è accertato, Cinzia Sasso ha ottenuto quella casa a canone di favore dall’allora sindaco Paolo Pillitteri e dal presidente dei Pat Mario Chiesa: ne aveva i requisiti? E quella casa non l’ha ancora lasciata, benché abbia assicurato di aver inviato una lettera di disdetta: quando? Prima che Pisapia si candidasse? dopo? o solo poco prima che la bomba di Affittopoli deflagrasse?

Le responsabilità di Pisapia, come abbiamo detto, non sono dirette. Ma sulla necessità di fare chiarezza la sua responsabilità è piena. Avrebbe dovuto essere lui stesso a raccontare trasparentemente e da subito queste cose. Invece non l’ha fatto, o quanto meno non l’ha fatto fino in fondo. Non ha parlato di Pillitteri e di Mario Chiesa. E non ha indicato la data della disdetta, particolare significativo.

E’ ancora in tempo per farlo. Lo deve alle migliaia di cittadini che lo hanno votato alle primarie, ai tantissimi che gli stanno dando entusiasticamente una mano nel lavoro di costruzione di un’alternativa politica –anche se tanti, scelleratamente, al supposto fango oppongono la sabbia: facciamo finta di niente, non rispondiamo alle “provocazioni” (????), tirèm innanz...-. Lo deve ai cittadini che stanno considerando di votarlo, ai partiti che lo sostengono (che al momento si sono ben guardati dall’esprimere solidarietà, ma prima o poi qualcosa, bene o male, dovranno pure dire). Lo deve alla sinistra, le cui chance rischiano di essere seriamente compromesse da questo increscioso incidente, ma ancora di più dagli omissis. Lo deve alla città.

Nessuna macchina del fango, dunque” conclude così il suo editoriale di oggi il vicedirettore del Corriere Giangiacomo Schiavi e nessuna criminalizzazione del candidato Pisapia. Se c’è stata leggerezza, però, lo dica. In questa operazione trasparenza, serve anche alla sinistra un po’ di sincerità”.

Come si potrà parlare di trasparenza e di giustizia sociale, come si potrà affrontare in campagna elettorale un tema sensibile come quello della casa se non si passa, anche dolorosamente, di qui? E oggi. Subito.