Dice Pierluigi Bersani:Sulle Province ci siamo incartati, ora non sappiamo come spiegare la nostra posizione“.

Be’, direi che è semplice: il Pd ha perso un’occasione storica, e anche di notevole portata simbolica, come dice Pippo Civati, per dare dimostrazione concreta della propria differenza, della volontà inequivoca di tagliare i costi della politica -secondo alcuni calcoli, si risparmierebbero più o meno 2 miliardi e mezzo l’anno– e lo ha fatto solo per il fatto di non scontentare i propri eletti nelle istituzioni provinciali. Perciò è facilissimo da capire, c’è poco da spiegare. Noi l’abbiamo capita, tutti l’hanno capita, e non ci è piaciuta.

Molto meno facile uscirne. Può essere che la proposta Di Pietro sul taglio delle Province non fosse il massimo. E allora l’unica cosa è affrettarsi a presentare un’altra proposta, sullo stesso tema, e con il medesimo obiettivo: abolirle. E presentarla molto in fretta, domani, lunedì, non aspettare un giorno in più. Prima che si consolidi nell’opinione pubblica l’impressione, nefasta per le sorti del Pd, che la differenza piddina non esiste, che anche loro sono uguali agli altri. Il tema degli sprechi oggi è sensibilissimo, e non ci si può scherzare. Si tratta di sintonizzarsi con lo spirito del tempo, e averlo molto ben presente.

p.s. : si è notato meno, che qualche mese fa anche il Pd aveva votato in massa contro l’abolizione dei vitalizi ai parlamentari. Anche quello non è stato un granché…