Posta un lettore qui sotto, dove si dibatte sulla battutona della ministra Anna Maria Cancellieri (peraltro stigmatizzata un po’ da tutti):

“La sintesi dei partecipanti al blog:  per fare quello che ha fatto Monti non serviva un professore, bastava un bidello.
David Thorne, ambasciatore americano in Italia: Monti ha cambiato la dinamica europea.
Che ignorante questo rappresentante dei poteri forti che non ha letto le vostre critiche”.

Non è l’unic*, anzi sono in tanti ad assumere questa posizione, che definirei fideistica: o in questo governo ci credi senza riserve e senza critiche, o non ci credi affatto. O bianco, o nero. O stai con Monti, o sei un nostalgico del Cav. E così via.

E invece è possibile, e anzi auspicabile, avere fiducia in questo governo e dissentire da alcune delle sue azioni o posizioni. O, viceversa, non crederci, ma convenire sulla bontà di certe operazioni. Ed esprimere le proprie posizioni, opportunamente dialettiche.

L’uomo della salvezza non esiste. Essere politicamente adulti richiede di prenderne atto.

Soprattutto in un Paese come il nostro, storicamente propenso all’Amministratore Unico.