Il miglior augurio di buon anno l’ho avuto ieri a Napoli, in piazza San Domenico, in mezzo a tutto quello splendore barocco. Un signore che passeggiava con il suo cane, un grosso maremmano. E il grosso maremmano che passeggiava con la sua oca. In sequenza: uomo, seguito da cane, seguito da oca, che trotterellava un po’ affannata dietro al suo amico. Come se fosse la cosa più normale del mondo.

Non sapevo che cani e oche potessero diventare amici, la cosa mi ha reso incredibilmente felice: allora è possibile proprio tutto. Poi frugando su Google ho scoperto che Balto, il meticcio disneyano, aveva come amico l’oca Boris. Un precedente c’è.

Non so se il signore napoletano si sia ispirato a questo, o se si sia semplicemente affidato alla sua creatività. Sta di fatto che la brigata era davvero allegra, e l’oca molto devota. Probabilmente è stata presa cucciola, e invece di mangiarsela il maremmano l’ha adottata. Le oche, come ha dimostrato Konrad Lorenz, sono piuttosto propense a stabilire queste parentele intraspecifiche. Immagino che dormano insieme, e che le loro ciotole siano affiancate. L’amore non si fa fermare da nulla.

P.S.  se per caso qualcuno fra voi  conoscesse questo signore e i suoi due amici, mi darebbe un contatto?

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