Nonostante tutto, e se Dio vuole, la primavera sta arrivando. La notizia di stamattina è questa. Qualche giorno fa ho sentito cantare meravigliosamente un merlo, anche se faceva molto freddo, e ho capito che c’eravamo quasi, e bisognava avere fiducia. Stamattina sento altri uccelli cantare. Fra poco a Milano fioriranno le forsizie, anche se l’aria è irrespirabile. Milano fiorita è molto strana, come sbigottita e presa a tradimento. L’acero canadese davanti alla mia finestra è pieno di piccole gemme scure, e sta per esibirsi nel suo tenero fogliame color ruggine, come ogni anno. Tutto si prepara per le rondini. Il loro garrito, una mattina di queste, ci sembrerà improvviso, e farà saltare il cuore nel petto. Allora si dovrà ripulire tutto, il corpo e la casa, rimettere tutto a nuovo. La mia casa al mare è la più alta del paese. Le rondini entrano dalle finestre a sud ed escono da quelle a nord, piccole frecce nere a volo radente sotto le travi del soggiorno. Questo è quello che vedo io. Non so voi.

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