Sfilate non ne ho viste, ma a giudicare dalle foto che ho visto qua e là sui giornali, non ho motivo di sperare che il peso medio delle mannequin si sia elevato di più di qualche etto. Molti stilisti si sono impegnati a non far sfilare anoressiche conclamate, come è accaduto nel recente passato (vedi foto qui sopra), ma la magrezza delle ragazze sulle passerelle resta comunque impressionante

Non ho mai creduto che l’anoressia sia ispirata dalla moda, ma credo ci sia un minimo comun denominatore tra le due cose: che è quello di un rifiuto della femminilità materna. Le ragazze non vogliono diventare madri, vogliono essere come i maschi,e fermano il loro sviluppo (mestruazioni comprese) sulla soglia della differenziazione sessuale. Anche la moda non vuole madri, ma creature efebiche, sessualmente indifferenziate. Il rifiuto di un sé materno è un frutto estremo dell’emancipazione, e finché le donne non si convinceranno di essere libere nella loro differenza femminile -che è poter essere madri-, e quindi finché non si vedranno belle in questa loro differenza, che è anche opima, sarà difficile che le cose vadano diversamente.

Intanto vedo che l’anoressia-bulimia è in aumento (150-200 mila casi) e che l’età del debutto della malattia scende verso i 10 anni e anche meno, ovvero alle soglie della pubertà.

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