Un anno dopo, Veronica Panarello, la giovane mamma di Santa Croce Camerina accusata dell’assassinio del figlio Lorys, avrebbe ammesso di non aver mai portato il bambino a scuola. Secondo il quotidiano La Sicilia, in un colloquio con il marito la ragazza avrebbe detto che “quella mattina il bambino io non l’ho accompagnato a scuola. E che Lorys “è salito a casa da solo, usando il portachiavi con l’orsacchiotto”. Poi sarebbe tornata nell’appartamento per prendere “un passeggino da regalare a un’amica”, ma non ricorda che cosa ha fatto una volta entrata. C’è “un buco” nella sua memoria.Sono confusa, ho tante cose che mi girano per la testa”. Ma ha nuovamente negato di avere ucciso il bambino e di averne gettato il corpo in un canalone. “No, non sono stata io. Non avevo nessun motivo per farlo“.

Provo un’infinita pena per questa donna, che non riesco a separare dalla pena per il suo povero bambino, come se fossero morti di morte violenta tutti e due: so che questo mio sentimento sarà disapprovato. Toccherà alla giustizia a stabilire la verità dei fatti (il 19 novembre si terrà l’udienza preliminare). Ma nel caso accertasse che Veronica è l’assassina di suo figlio, per lei quella verità non sarà mai accertabile. Quella verità sarebbe incompatibile con la sua vita.

Gli psichiatri parlano al riguardo di amnesia selettiva: per un meccanismo di autoconservazione, la memoria pietosa non registra il ricordo insostenibile. E probabilmente non c’è nulla che sia più insostenibile del pensiero di avere ucciso il proprio bambino. L’alternativa per molte madri assassine è il suicidio. Di fronte all’enormità del fatto –avere ucciso il proprio figlio- le ordinarie risposte al trauma, attacco e fuga, non bastano. L’interruzione della coscienza impedisce l’integrazione del fatto nello stato cosciente. Il fatto appare irreale e non viene memorizzato. 

Se la giustizia stabilirà che Veronica è l’assassina di suo figlio, potrebbe essere che lei non ricorderà mai di esserlo stata, perché nella sua memoria quel ricordo non c’è.

Forse la pena più grande per lei sarà non poter in alcun modo fare i conti con l’orrore di quello che ha fatto.  

 

Aggiornamento ore 23.00: la Procura di Ragusa ha smentito le notizie diffuse anche da agenzie di stampa, secondo le quali Veronica Panarello avrebbe ammesso di non avere accompagnato Lorys a scuola la mattina in cui è stato ucciso. Valgono comunque le considerazioni generali sulle mamme che hanno ucciso i loro bambini, sull’amnesia selettica, sulla loro tragica condizione.

Aggiornamento successivo: come si è visto, la notizia è stata invece confermata. Questo video, il sopralluogo di Veronica insieme agli inquirenti a casa sua, è purissima angoscia.

 

 

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