Oggi dibattito autorizzato su uno dei vostri argomenti preferiti: Silvio Berlusconi! Il quale, in un’intervista al quotidiano spagnolo El Mundo in edicola stamattina, sostiene:

“Io non sono un uomo di destra. La ragione del consenso di cui godo nel Paese è che le vecchie ideologie non contano più. Chi si ostina a farsene portavoce viene punito dal voto”.

In un altro passaggio il premier risponde ad una domanda dell’intervistatore sulle critiche che gli vengono rivolte per non aver pronunciato parole “sufficientemente chiare e nette di condanna del ventennio fascista”. “Nessuno -sottolinea il presidente del Consiglio- può pensare che io abbia reticenze riguardo al fascismo e per la verità non mi risultano le critiche a cui lei fa riferimento”.

“Il partito di cui sono il leader -ricorda Berlusconi- si chiama Popolo della Libertà e fa parte della grande famiglia della democrazia e della libertà che è il partito dei popolari europei. Mi riconosco in pieno nei principi della nostra Costituzione repubblicana e li ho difesi in più occasioni. La stessa Costituzione prevede le procedure di modifica per il suo adeguamento alle nuove esigenze dei tempi”.

“Piuttosto, non mi appassiona il dibattito sul passato. Gli italiani devono guardare avanti. Per troppo tempo -conclude Berlusconi- in Italia siamo rimasti chiusi dentro una gabbia culturale, in una contrapposizione anacronistica tra fascismo e antifascismo”.

Bene, si aprono le danze. Buona settimana.

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