Matteo Renzi ha un problema urgente: uscire vincitore dalle europee, che sono la sua prima e inaggirabile prova elettorale. Come dicevamo qui, tra delusi del Pd –e i motivi di delusione non mancano- che decideranno di astenersi, lista Tsipras e M5S, il suo partito rischia molto.

Il senso di Renzi per il popolo è formidabile, in questo senso sì, somiglia davvero a Berlusconi. C’era bisogno di far capire alla gente, anche con slide da scuola media, che questo governo non è affatto come gli altri. E c’era bisogno di dare una prova tangibile di questo, mettendole –cash- un pochino di soldi nelle tasche: che poi, per chi guadagna mille euro, 80 euro pochissimi non sono (Camusso ashtonished, con le unghie tagliate).

Come si dice, prima cammello… vediamo che cosa succede effettivamente a maggio. Ma di certo, magari non tanto dal punto dell’economia –non siamo gufi, tifiamo pro, ma questa crisi è una cosa piuttosto seria, e 80 euro non cambiano il paradigma-, quanto dal punto di vista degli esiti elettorali, questi 80 euro per un voto sono un eccellente investimento.

p.s.: per chi avesse ancora qualche dubbio sulla possibilità che Matteo Renzi consideri un’alleanza “a sinistra” con i 5 Stelle e affini. Non ci pensa proprio.

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