Ecco, per esempio: se invece di scendere in piazza per dire che le donne hanno una dignità si scendesse per dire che questo paese ha già una premier bell’e pronta, ed è Rosy Bindi, forse sarebbe meglio. Ecco a che cosa può davvero servire la manifestazione indetta per il 13 febbraio. Non solo a dire quello che deve finire, ma anche a indicare quello che deve cominciare. Non solo a gridare quello che non si vuole più, ma anche ad affermare quello che d’ora in poi pretendiamo. Se si dicesse, alla destra ma anche alla sinistra: non solo non farete più di noi merce di scambio, oggetto della VOSTRA INDEGNITA’ SESSUALE, ma non ci impedirete più di decidere, anzi di governare, questo sì che sarebbe un progetto, questo sì che sarebbe protagonismo politico.

Troppo comodo elogiarci per la protesta, mentre loro decidono (ed è per questo che non sono andata in piazza Scala, a difendere “la mia dignità”). Io, voi, noi, dobbiamo poter decidere.

Per le ragioni che più volte ho spiegato, Rosy Bindi è la candidata naturale -indicata paradossalmente da lui stesso e dai suoi lazzi difensivi- alla successione a Silvio Berlusconi. Una più agli antipodi di lui non c’è. Gode della fiducia e della stima di moltissime donne e uomini del centrosinistra, ma anche del centrodestra. Avrebbe il consenso dei cattolici. Arginerebbe l’effetto Vendola. Entusiasmerebbe molti giovani. E’ l’alternativa vivente, e bell’e pronta.

In questo blog l’abbiamo invitata a scendere in campo (e lei ha gentilmente partecipato alla discussione) http://blog.leiweb.it/marinaterragni/2010/10/05/lei-non-ha-paura/.

Abbiamo invitato il segretario Bersani a saper vedere il tesoro che ha in casa. http://blog.leiweb.it/marinaterragni/2010/12/06/caro-segretario-bersani/

Ora che perfino il nascente polo di centro, nella persona di Italo Bocchino, indica in una speaker-portavoce-leader-candidata premier la vera alternativa per il suo schieramento, è arrivato il momento di rompere gli indugi.

Vogliamo Rosy premier. Adesso. Subito. Usiamo la manifestazione del 13 per questo progetto politico.